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Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? Lc 9,25

Con questo video inizio a fare cover di canzoni italiane e inglesi. Dopo aver eseguito la canzone, commento il testo, cercando di trovare in esso agganci con il messaggio del Vangelo.

Questa è una cover della canzone Venderò di Edoardo Bennato

La frase finale della canzone di Bennato:
“Ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà” viene paragonata all’affermazione di Gesù citata sopra

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Your Love Will Keep Me Strong

Scrivere canzoni è certamente un arte e qualcosa di affascinante che ho scoperto di recente.
La musica è un dono di Dio attraverso il quale possiamo raggiungere gli altri toccando “corde” molto profonde. A tutti noi è capitato di ascoltare decine di volte- e forse anche per anni e anni- le canzoni che amiamo, proprio perché la musica arriva in profondità, arriva allo spirito.
La canzone “Your Love will keep me strong” (Il tuo amore mi terrà forte) è nata in collaborazione con due mie amiche, le signore Ann Ammar e Marianne Eichhorn.

Scarica gratuitamente la versione HD (clicca sulla freccia piccola a destra):

Trovi la canzone anche su Spotify al link seguente:

https://open.spotify.com/track/7nTGJoNcQ77v6esBTmuJo6?si=bf2492e4c1bc4a7c

Ed in molti altri negozi digitali come Apple Music, I-Tunes, Google play, Amazon, e Bandcamp

Nelle collaborazioni riusciamo a raggiungere qualcosa di diverso da quello che si scrive da soli. La presenza degli altri con il loro apporto, consigli e correzioni determina un risultato unico che non saremmo mai riusciti a raggiungere da soli. La canzone è interamente prodotta e cantata da me al mio eremo nel piccolo home studio che ho messo su. Il video mostra immagini del Lago di Tiberiade.
E’ una esperienza che ha cementato la nostra amicizia e ci ha dato soddisfazione e ora spero che il risultato dica qualcosa di bello anche a voi.
La canzone parla dell’amore fedele di Dio, che ci custodisce nelle diverse fasi della vita.
Il suo Amore ci custodirà sempre, ci “terrà forte”, qualunque cosa accada!!!

Allego i miei profili social dove posto più o meno le stesse cose del blog

Facebook: https://www.facebook.com/onenothingless/

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Nothingless

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La Parabola dei Talenti

Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. 30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti” Mt 25: 14-30

Jesus teaches on the Mount of Olives, looking at Jerusalem (Enrique Simonet Lombardo, Flevit Super Illam)

Mi trovo sul Lago di Tiberiade, luogo dove Gesù ha insegnato molte parabole, ma la parabola dei talenti è stata insegnata a Gerusalemme. Gesù infatti guardando la città santa dal Monte degli Ulivi spiega ai discepoli gli eventi che precedono la fine del mondo…(guarda il video o leggi la trascrizione sotto)

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Il Segno del Figlio dell’Uomo

 

“Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli”. Mt 24

 

A marvelous cross appeared on the Sea of Galilee at sunrise, during my conversation with Fr. Eamon

Il miracolo dell’acqua cambiata in vino avvenne ad opera di una donna, e anche il mio incontro con P. Eamon Kelly, non sarebbe avvenuto senza l’intercessione di una carissima amica.
In questo tempo di Coronavirus, ho ricevuto la visita al mio eremo di una amica ebrea.
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Multiply Our Love

Il video:

Leggi sotto la storia di questa canzone

 

Se cerchi una qualità audio migliore puoi ascoltarla su Soundcloud in full HD e scaricarla gratuitamente cliccando sulla freccia in alto a destra:

 

Al seguente link trovi la canzone su Spotify, puoi aggiungerla a una delle tue playlist, ci sono anche i collegamenti a molti altri negozi online come Apple Music, I-Tunes, Google Play, Amazon e Bandcamp. La canzone è gratuita, a parte in alcuni negozi online dove non si poteva scegliere diversamente.

https://distrokid.com/hyperfollow/nothingless/multiply-our-love-feat-marlene-vicky-hudson-sophia–manuel  

Nella primavera del 2019 ho avuto la grazia di abitare nel luogo santo della moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, sulla riva nord del Lago di Tiberiade.

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Commento al Padre Nostro

Facendosi maestro di preghiera e modello di umiltà Gesù ci ha insegnato ed ha pregato lui stesso questa preghiera

Padre nostro che sei nei cieli

Gesù ci invita a rivolgerci a Dio come a un Padre. Dio non è distante, ma si prende cura di noi come un Padre e vuole da noi un rapporto amorevole e fiducioso, non distaccato, proprio come un padre nei confronti del suo bimbo.

Il Padre non è il mio soltanto, ma il nostro. Nel pregare Gesù vuole che cresciamo nella consapevolezza di essere fratelli, figli di un unico Padre e nell’amore reciproco. Per la stessa ragione le domande del Padre Nostro sono al plurale e non al singolare “dacci il nostro pane” “perdona a noi”… in questo modo ci rendiamo conto che il profitto o il danno di qualsiasi altro fratello è anche il profitto o il danno nostro e prendiamo a cuore le sorti dei nostri fratelli e sorelle.

Il Padre è anche nei cieli, cioè è più in alto e incomparabile a tutto ciò che esiste, questo ci ricorda la trascendenza divina.

Sia santificato il tuo nome

Cioè sia data a Dio, alla sua persona, il posto e la santità che gli spetta nel mondo, il primo. Gli animali lo santificano, la Creazione lo santifica, ma noi uomini spesso ci ribelliamo e non accettiamo la realtà di Dio né santifichiamo il suo Nome e appena qualcosa va storto gli uomini se la prendono subito con il Padre eterno. Egli è solo e unicamente amore, non ha mai fatto nessuna azione malvagia, né mai la farà dal principio della creazione alla fine del mondo e per tutta l’eternità. Gli uomini si ribellano ai decreti divini, sono incapaci di riconoscenza e non vedono i tanti benefici che hanno ricevuto da Dio, ma sono afflitti dallo scandalo del male. Invece di benedire Dio e le sue opere meravigliose, ingenuamente lo maledicono e lo beffeggiano e non santificano il suo nome, senza accorgersi che un giorno, per forza o per amore, dovranno arrendersi e santificare il Nome divino, o essere gettati nel tormento eterno insieme ai demòni.

La sacra collina, che fronteggia il Mare di Galilea, dove Gesù insegnò il Padre Nostro
La collina in cui il Padre Nostro fu pronunciato da Gesù  è una splendida terrazza sul Lago di Tiberiade. Nei Vangeli Gesù insegna questa preghiera come parte del Discorso della Montagna. C’è un monastero a Gerusalemme dove dicono che Gesù abbia insegnato il Padre Nostro: è sbagliato. Il Padre Nostro fu insegnato al Lago di Tiberiade dove il Discorso della Montagna fu pronunciato, come attestano chiaramente i Vangeli.

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Our Father, il Padre Nostro

 

Questa è la prima canzone che pubblico. È una canzone cristiana, la mia versione del Padre Nostro, la preghiera del Signore.

Tutto è stato realizzato e prodotto da me nel mio eremo. Il video girato da me, mostra panorami del Mare di Galilea, dove le parole del Padre Nostro sono state pronunciate da Gesù.

Queste parole, alcune delle più importanti che ci è stato dato sentire nella vita, dovrebbero essere impresse nei nostri cuori e accrescere l’amore per il nostro Padre celeste.

 

Il video con il testo:

 

Ascolta la versione audio in HD su Soundcloud, per scaricare gratuitamente la versione HD clicca sulla freccia piccola nell’angolo a destra:

 

 

 

Sul seguente link trovi la canzone su Spotify, puoi aggiungerla a una delle tue playlist, ci sono anche i collegamenti a molti altri negozi online come Apple Music, I-Tunes, Google Play, Amazon e Bandcamp. 

https://distrokid.com/hyperfollow/nothingless/our-father

La canzone è gratuita, a parte in alcuni negozi online dove non si poteva scegliere diversamente.

Se desideri suonarla, aggiungo il testo con gli accordi:

 

D      D/C#                     Bm7 Bm7/A

Our Father, who art in heaven,

G9            D/F#    Em7/9 Asus4

hallowed be thy name;

D                     D/C#

thy kingdom come;

Bm7            Bm7/A

thy will be done

     G9      D/F#      Em7/9 Asus4

on earth as it is in heaven.

Bm7-11-5+                  Bm7-11/A

Give us this day our daily bread;

       C9            Bm7-11 Em7-11/Bb  Asus4

and forgive us our      trespasses

          Em7-9                     D/F#                           Asus4

as we forgive those who trespass against us;

       C9         Bm7-11 Em7-11/Bb Asus4

and lead us not        into           temptation,

      Em7-9 D/F# G9 Asus4 D

but deliver           us  from     evil.

 

 

According to almost all biblical scholars this is the most ancient and original form of this prayer, the verses “for thine is the kingdom, and the power, and the glory, for ever and ever” were added later in the early Christian era.

Both forms are to be considered inspired by the Holy Spirit and correct to use. The shorter form though, is the one that most likely Jesus pronounced when he taught this prayer to his disciples on the shores of the Sea of Galilee.

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PARABOLA DEI VIGNAIOLI OMICIDI

 

 Ho fatto un video commento a Mc 12,1-12, la meditazione è svolta dal Lago di Tiberiade in Israele, luogo dove è avvenuta una grande parte degli episodi evangelici.

 Si tratta di una riflessione che mi è stata chiesta per la Pastorale Giovanile della Chiesa di Siena.

Nel video mi rivolgo particolarmente a Siena, ma sono considerazioni che si applicano bene anche a altre città. Spero che vi piaccia e che vi troverete qualche buona ispirazione.

 

Il Signore vi benedica!

 

https://www.youtube.com/watch?v=TggcwpejoaM

 

“Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 2Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. 3Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. 4Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. 5Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 7Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. 8Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. 10Non avete letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
11questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?».
12E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.”  Marco 12, 1-12

 

 

 

video e musiche originali di Filippo Rossi

 

 

 

 

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L’umanità è bianca per la mietitura

 

Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già sono bianchi per la mietitura” Gv 4

messe e mietitura
un campo d’ orzo e sullo sfondo il Monte Arbel

Passando per la campagna ho visto questi campi di orzo, vicino a Magdala, e ho subito pensato a questa frase di Gesù. Questi campi sbiancano per la mietitura, sono bianchi” cioè schiariscono e non “biondeggiano”, dicono le versioni greca e siriaca del Vangelo. Questa foto l’ho scattata una decina di giorni fa, alla fine di Aprile; in Israele la campagna e’ avanti rispetto all’Italia qui è già estate, siamo addirittura sotto il livello del mare. Il sole picchia forte e la luce è più brillante di quella a cui siamo abituati, nelle ore centrali del giorno è accecante e tutti i colori della natura “biancheggiano”.

Lo sbiancare dunque non è dato solo dal variare del colore dal verde della spiga acerba al giallo di quella matura. La spiga, che siamo noi, è completa solo se viene maturata e colpita dalla luce divina, che è bianca e splendente, e che essa a sua volta riflette, come nella foto.

L’umanità è bianca per la mietitura, come la nube del Figlio dell’Uomo:

E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta” Ap 14

campi di orzo nei pressi del Lago di Tiberiade

Ciascuno di noi sarà mietuto, ed essere pronti per quel momento è la cosa più importante di tutte.

Probabilmente non abbiamo nessuna voglia e non ci sentiamo affatto pronti per essere mietuti. Questa incertezza è salutare perché ci costringe a riflettere e a cercare di migliorarci continuamente, senza mai sentirci arrivati o completamente al sicuro.

Siamo esseri fragili e il Signore lo sa, egli vede che percorriamo faticosamente il cammino della vita andando come a tentoni e ha compassione di noi. Ed Egli vede benissimo se facciamo il possibile, anche se con scarsi risultati, o se non ci curiamo affatto di prepararci alla mietitura.

                                                                                                                                                                                              Nothingless

campi di orzo nei pressi del Lago di Tiberiade, messi

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Quale vaccino per il Coronavirus, Covid-19?

 

Coraggio, sono io, non abbiate paura! Mt 14,27

In questi tempi di calamità siamo tutti impauriti. L’incertezza del futuro si staglia come un macigno sul nostro orizzonte…..alcune persone già fronteggiano la povertà e tutti abbiamo dovuto rivedere i nostri progetti. La soluzione di tutto, l’oggetto dei desideri, il salvatore del mondo, sembra essere una cura per questo morbo, l’agognato vaccino per il Coronavirus. Tutti, come è comprensibile, preghiamo che questa malattia sia sconfitta e finisca questo periodo terribile.

Tutto ciò che sta succedendo assomiglia tremendamente a una tempesta, la tempesta sul Mare di Galilea che Papa Francesco ha scelto per la sua meditazione, ascoltata da milioni di persone collegate con i media e da stormi di uccelli, unici spettatori a piazza S Pietro.

Jesus sleeps on the boat during the storm

 

 

 

Questa è la stessa tempesta che gli Apostoli hanno vissuto, la tempesta a cui nessun uomo, in fondo, è mai potuto sfuggire. Nei Vangeli ci sono 2 tempeste. In una la barca sta affondando ed è ricoperta dalle onde e Gesù riprende gli Apostoli: “Perché avete paura, gente di poca fede?”(Mt 8).

 

Nell’altra Gesù manda in avanti i discepoli sulla barca e li raggiunge camminando sulle acque, dicendo ai suoi “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”, e Matteo riporta il momento in cui Pietro scende dalla barca e cammina anche lui sulle acque e il Signore gli dice mentre sta affondando preso dalla paura: “Piccolo nella fede, perché hai dubitato?” (Mt 14).

Ognuno di noi ha dubitato e ha avuto paura un sacco di volte. Le nostre paure sono talvolta irragionevoli, ma altre volte sono più che comprensibili. E’ irragionevole per esempio la paura di Dio come di un essere severo…che ci porta a sotterrare il talento ricevuto per paura di sbagliare. Gesù ci esorta a lottare contro la paura, sia quella irragionevole, ma anche contro la paura ragionevole. La paura ci fa stare male e ci paralizza, perdiamo un sacco di tempo e fantastichiamo su quello che potrebbe accadere (ma che probabilmente non accadrà mai), senza concentrarci su ciò che è realmente alla nostra portata e possiamo fare di bello e di buono oggi. “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!” (Mt 10).

 

Le domande che si agitano nel cuore di tutti in questi momenti sono angoscianti e piene di timore: cosa succederà? Fino a quando questo durerà? Le persone a cui voglio bene e io stesso, riusciremo a sopravvivere? Avremo abbastanza per vivere o tutti i nostri sogni saranno infranti??? Potremo ancora andare alla Messa o goderci una bella passeggiata, un viaggio, una serata al cinema, un evento sportivo, un concerto, una semplice visita ai nostri amici e familiari? Tutto l’ “intrattenimento” in cui cercavamo una via di fuga ai drammi dell’esistenza, è improvvisamente svanito, lasciandoci soli con “l’insostenibile pesantezza dell’essere”.

Nonostante tutte le raccomandazioni del Maestro a non avere paura “mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti” (Mc 10), e anche noi, dobbiamo ammetterlo, non siamo affatto migliori di loro… Gesù ci esorta alla fede e a superare le nostre paure anche quando tutto sembra crollare e il peggio ci si presenta ormai inevitabile. Ognuno di noi può chiedere a Dio di aumentare la sua fede, non saremo più allora sconvolti tanto facilmente da sciocche paure e nemmeno da quelle più ragionevoli. Continueremo a sperimentare la paura, ma in un modo diverso.

Eppure Gesù non ci chiede di diventare superuomini. Gesù guardava realisticamente alla realtà e profetizza che negli ultimi tempi “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Lc 21). E nell’ora della sua tempesta perfetta anche Gesù “cominciò a sentire paura e angoscia” (Mc 14), “in preda all’angoscia pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra” (Lc 22). Sudare sangue, dicono i medici, avviene solo in una esperienza estrema di angoscia e terrore, la più estrema che un uomo possa sostenere. Perché Gesù ha esortato tanto a non avere paura, se poi lui stesso ha sperimentato l’angoscia e la paura????

 

Perché vuole che siamo felici, ma sa anche benissimo che ci sono paure che nessuno, neppure il Figlio di Dio, può evitare. Ci saranno nella vita momenti in cui, per Grazia, riusciremo a essere meno paurosi e persino a vincere molte delle nostre paure, ma arriva per tutti la tempesta perfetta: allora il Signore non ci chiede l’impossibile, cioè di non avere paura, ma di vivere quella paura in un modo nuovo, conservando nel cuore la luce della fede e il calore della speranza, nella certezza che “anche i capelli del nostro capo sono tutti contati”.

Questo periodo prima o poi passerà, e allora, anche se saremo finalmente vaccinati contro il Coronavirus, non saremo però riusciti a superare le nostre paure. Torneremo a essere paurosi e a spaventarci di nuovo per il prossimo virus o la prossima guerra o la crisi economica o una minuscola zanzara che ci impedisce di dormire o l’ennesimo evento drammatico che avverrà nella nostra vita, dandoci l’appuntamento alla prossima “tempesta perfetta”.

Abbiamo bisogno estremo del vaccino per le nostre paure, di quello vero, di quello che dura per sempre. E’ da sciocchi restare così in balia delle onde per tutta la vita, è l’ora di credere adesso alle parole di Gesù: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!…Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!… Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

Abbiamo bisogno del respiratore con l’ossigeno per non morire soffocati dalle nostre paure di oggi e di domani “Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!” (Gv 16). Quando sarà l’ora della paura e dell’angoscia inevitabile, riusciremo a viverla nella certezza che Dio conduce e protegge le nostre vite e la storia umana. Avremo paura, suderemo anche sangue forse e soffriremo ancora, ma la luce del calore divino non potrà mai essere estinta nel nostro cuore da nessun virus, nessuna guerra, nessuna povertà, nessun dramma, nessuna paura.

 

                                                                                                                                                                                                        Nothingless

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